sabato 13 ottobre 2012

Bardonecchia: Affreschi restaurati alla Cappella Chaffaux


Inaugurazione affreschi
ritrovati e restaurati alla 
Cappella Chaffaux

Non poteva essere peggiore la giornata di sabato 29 settembre, dedicata  all'inaugurazione degli eccezionali affreschi quattrocenteschi ritrovati presso la Cappella della Borgata Chaffaux. Una pioggia torrenziale ha accompagnato i numerosi Bardonecchiesi che si sono avventurati, chi a piedi, chi in fuoristrada, per la ripida salita verso la borgata. Fra questi, il sindaco Roberto Borgis, il parroco Don Franco Tonda, la squadra dei restauratori guidati da Michelangelo Varetto del centro Restauro San Luca di Torino, Valeria Moratti della Soprintendenza dei Beni Storici e Artistici del Piemonte, Paola Barbarino della Fondazione Magnetto, il sodalizio che ha contribuito per la maggior parte al finanziamento.
Dalle descrizioni espresse dagli esperti si tratta di una cappella del Quattrocento, fatta edificare da ricche famiglie della zona e affrescata al suo interno probabilmente dall'artista di Plampinet, frazione di Nevache. Rispetto agli altri affreschi che Bardonecchia vanta nelle sue cappelle, coeve (S. Sisto, Notre Dame de Coignet e San Giacomo a Horres), quella del Chaffaux, dedicata a S. Maria Maddalena e S. Caterina d'Alessandria, presenta degli affreschi molto raffinati, addirittura con parti dorate. Purtroppo per secoli sono stati nascosti da uno spesso strato di intonaco, probabilmente steso per cambiamenti di moda o di gusto. Le rappresentazioni, raffiguranti la vita delle sante, forse non erano più gradite ai proprietari seicenteschi della Cappella, perchè troppo macabri. Con un particolare lavoro di restauro questi tesori ora sono stati riportati alla luce, sebbene con qualche parte ormai irricuperabile. Ma l'effetto è grandioso. Nonostante la cappella sia stata messa in sicurezza alla fine degli anni novanta, sotto la guida dell'architetto bardonecchiese Mauro Mainardi, gli affreschi della volta rimangono i più colpiti dal tempo, mentre quelli dell'abside sono quasi intatti. Molto ricco è il disegno del velario. L'autore si è ispirato alla leggenda aurea (non dei Vangeli). Caterina, figlia di Re, non vuole adorare gli idoli pagani. L'imperatore romano Massenzio invia un gruppo di sapienti per convertirla, ma saranno i sapienti a convertirsi alla fede della santa, diventando loro stessi vittime.  Caterina allora viene martirizzata con una ruota. Ma, salvata dagli angeli, continua a predicare la sua fede. Tanto che riesce a convertire anche la moglie di Massenzio. Ma anch'essa viene martirizzata con il taglio dei seni e Caterina viene infine decapitata.
La Cappella, inaugurata proprio in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, è entrata a far parte del circuito “Valle di Susa. Tesori di Arte e Cultura Alpina”. Da ora in poi sarà possibile visitarla, secondo orari stabiliti, e grazie ai numerosi volontari che dal 2000 si rendono disponibili per la visita guidata.
E' allo studio un sistema di apertura elettronica delle cappelle con pass e fotocellule per rendere più facilmente visibili questi tesori alpini. Ma per ora sarà ancora il volontariato ad offrire questa prestazione.
Luisa Maletto
Foto (D.Pagnotto)

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