venerdì 31 maggio 2013

300° ANNIVERSARIO DEL TRATTATO DI UTRECHT

MANIFESTAZIONI 
in Bardonecchia e BRIANCON
-> e in Valle di Susa<-

Altri articoli sono pubblicati su 

Bardonecchia G.F. HAENDEL - IL MESSIA Chiesa Parrocchiale di Sant'IPPOLITO Sabato 25 maggio 2013 ore 20,30
* *  *
INVITO A FORTE BRAMAFAM SABATO 6 LUGLIO 2013 PER IL CONVEGNO
DALLE ALPI ALL’EUROPA: 
LA DIFESA DELLO STATO NELLA CULTURA POLITICA
E MILITARE DEL SETTECENTO PRIMA E DOPO UTRECHT



* * *








domenica 19 maggio 2013

BARDONECCHIA: Il Giro d'Italia sotto pioggia e neve!

La cartolina, il francobollo e l'annullo



La calda accoglienza bardonecchiese al Giro non è stata sufficiente a riscaldare fisicamente le numerose persone giunte, anche da molto lontano (qualcuno addirittura dagli Stati Uniti) per le pessime condizioni meteo. Tanto freddo, pioggia, qualche fiocco di neve sullo Jafferau, sabato 18 maggio. Un Giro proprio sfortunato, sin dall'inizio sotto la pioggia.

Tutte le manifestazioni collaterali si sono svolte però secondo programma: gli sbandieratori di Susa, gli intagliatori del legno, il folletto dei fornelli, che ha intrattenuto i bambini, i gruppi musicali Parenaperde e Bandaradan. Ma certamente difficile è stato rimanere fermi per ore, in attesa di quei pochi secondi che solitamente riserva il passaggio dei corridori. Il transito in via Medail, avvenuto all'incirca alle 17, è stato molto applaudito, anche con focosi incoraggiamenti.  In quel momento erano in testa due corridori, Luca Paolini e Sonny Colbrelli, che si sono lasciati raggiungere, poi, quasi all'ultimo km sulla salita dello Jafferau, da Mauro Santambrogio, vincitore di tappa e da Vincenzo Nibali, maglia rosa. Al traguardo dopo la premiazione alla presenza del sindaco Roberto Borgis, i martoriati corridori, dopo ben cinque ore di pioggia, hanno cercato di scaldarsi, alcuni non riuscivano nemmeno a parlare, altri avevano le mani congelate. Tra gli organizzatori qualcuno ha dichiarato che su numerosi Giri d'Italia del passato non si ricordava un Giro così flagellato, come questo, dal meteo.




Tra le innumerevoli iniziative, quella del maestro Eugenio Bolley, l'artista locale, che, dopo aver donato al Comune la sua bicicletta stilizzata, collocata come benvenuto all'ingresso del paese, ha messo in vendita a fini benefici le tazze firmate e decorate con la sua bicicletta. Il ricavato delle vendite verrà interamente devoluto all'Asssociazione “Porte Aperte” che si interessa di assistere i cristiani perseguitati in diversi paesi del mondo e di altre realtà disagiate.
Molto apprezzato da tutti il concorso a premi per le più belle vetrine, addobbate per l'evento. L'iniziativa, promossa dall'Associazione Commercianti, dal Consorzio e dal Comune, si è conclusa nel primo pomeriggio allo Jafferau, molto prima dell'arrivo dei corridori. Oltre quaranta esercenti si sono sfidati nella gara. Ma tra loro c'erano anche dei semplici privati che hanno addobbato o il loro balcone o il portone d'ingresso. Una giuria ne ha poi scelti tre, a cui è stata consegnata una targa ricordo. Il primo premio è andato a Scarabòcc, un negozio di candele decorative, la cui creatrice Claudia ha vinto anche la maglia rosa originale; il secondo alla pasticceria Ugetti, che ad ogni festività propone nelle sue vetrine sculture in cioccolato per ricordare l'evento, il terzo al Bar Garage che ha addobbato tutta la vetrina con magliette originali, una bicicletta del nonno, pagine storiche di giornale, un manifesto degli anni '50, in cui si intravvede  Bartali al Galibier. La piazza Statuto, quartier generale di tappa è stata completamente allestita con bancarelle di sponsor. Tra le curiosità, in via Medail, si è visto perfino un cane con pelo rosa. La padrona ha precisato che l'aveva tinto con il colore naturale della barbabietola.
Anche in serata il freddo e la pioggia non hanno dato tregua, condizionando molto il prosieguo della festa organizzata dalla Carovana del Giro in via Medail.
Luisa Maletto 

venerdì 17 maggio 2013

IL GIRO D'ITALIA a BARDONECCHIA


Tornano i "girini" dopo 41 anni
sulle  pendici dello Jafferau!

*** vedi anche ***
                                      ***

Bardonecchia-Cesana: due città nella storia del Giro d'Italia

da destra: il sindaco di Bardonecchia Roberto Borgis, il vicepresidente
della Provincia, Gianfranco Porqueddu, il sindaco di Cesana Lorenzo 
Colomb e il commentatore Beppe Conti

Bardonecchia e Cesana, due città altovalsusine protagoniste di due tappe del prossimo Giro d'Italia. Due città, che ieri (martedì 26 marzo) sono apparse sotto i riflettori della conferenza stampa, svoltasi presso la sede della Provincia di Torino, in vista del weekend “Rosa” del 18-19 maggio. Alla presentazione torinese erano presenti i due sindaci, Roberto Borgis e Lorenzo Colomb, accolti dal vicepresidente della Provincia, Gianfranco Porqueddu. Entrambi i sindaci hanno espresso la loro piena soddisfazione per questo evento che auspicano possa trasformarsi, per le loro due città, in una ricaduta turistica-economica positiva.

mercoledì 8 maggio 2013

Modane: Le Jumelage au Printemps des Arts




Più di venti Bardonecchiesi hanno partecipato, domenica 28 aprile, alla 17esima edizione del “Printemps de Arts”. La maggior parte è intervenuta in qualità di artisti e artigiani. Otto erano gli intagliatori del legno, di cui sei appartenenti all'antica scuola di Melezet. Franco Alessandria ed il suo giovanissimo allievo Davide rappresentavano la Scuola d'Intaglio dell'Alta Valle Susa. Oltre ad esporre i famosi grappoli di frutta (alcuni anche di verdura), gli scultori hanno esibito la loro abilità con ogni tipo di utensile. L'eclettica coppia, Anja Langst e Benny Naselli, già molto conosciuta a Modane, ha dato dimostrazione per tutta la giornata del proprio estro, con caricature e dipinti su legno. Piera Marchello e Mirella Simiand, insieme a quattro signore di Modane (Laura Casarin, Suzanne Dutruc, Janine Alotti e Denise Salomon) hanno sfoggiato i loro complessi ricami al tombolo (dentelle), un'antichissima arte nata, nel 1600, tra le popolazioni transfrontaliere.

Piemonte: La tecnologia piemontese esportata in Russia





Quando, due anni fa, fu installato sulla parete delle Grandes Jorasses del Monte Bianco un bivacco altamente tecnologico dalla forma di una fusoliera, qualcuno gridò allo scandalo, sostenendo che la montagna veniva snaturalizzata. Il tradizionale bivacco in pietra e legno veniva, così, sostituito da materiali all'avanguardia capaci di sopportare notevoli sollecitazioni termiche e meccaniche. Ma i due ideatori del progetto Leap(Living Ecological Alpine Pod), gli architetti Luca Gentilcore e Stefano Testa, non si sono lasciati intimorire ed hanno continuato a perseguire le loro rivoluzionarie realizzazioni. Sicchè ieri mattina, lunedì 6 maggio, presso i cantieri della Leapfactory a Torino, alla presenza di giornalisti, architetti e gestori di rifugi alpini, hanno presentato i primi due moduli di un altro bivacco, commissionato dalla compagnia di investimenti russa “North Caucasus Development Corporation”. Il nuovo complesso modulare verrà installato, appena il clima lo consentirà, su un ghiacciaio a 4000 metri ai piedi del Monte Elbrus, la cima più alta del Caucaso.