lunedì 30 marzo 2015

Bardonecchia-Modane: 145 sciatori alla Traversée des Rois Mages

Una splendida mattinata di sole ha illuminato la Traversée des Rois Mages, domenica scorsa, una manifestazione di sci alpinismo transfrontaliero di grande richiamo per gli appassionati di questa disciplina. A 102 anni dalla prima traversata tra Bardonecchia e Modane, l'evento si è svolto sempre con tanto entusiasmo e suggestione.


Gli organizzatori (René Perri, Xavier Lett, Ezio Boschiazzo) sono rimasti meravigliati per il numero sempre crescente di partecipanti. La sera precedente numerose persone ancora chiedevano l'iscrizione! Quest'anno erano in 145, di cui 45 italiani, provenienti da Torino, Cuneo, Oulx e Bardonecchia, 15 da Briançon. Il gruppo più numeroso non solo da Modane, ma Chambery, St. Jean de Maurienne e molte altre località.
L'incontro degli sciatori è avvenuto alle 7,30 alla Maison du Thabor a Valfréjus dove tre rappresentanti del Gemellaggio (Michelle Vernier, Bruno Casarin e Roger Dutruc) hanno offerto una ricca colazione, molto energetica. Con la telecabina il gruppo è poi salito fino a Plateau de l'Arrondaz e di lì è iniziata la traversata, costituita da discese e salite fino al Refuge de Thabor, dove erano preparati altri generi di conforto. Avrebbero dovuto esserci due percorsi, uno per i principianti e l'altro per gli esperti, ma gli organizzatori, considerando il grande numero dei partecipanti e la presenza di vento, hanno ritenuto di abbandonare il percorso più duro e di scendere direttamente in Valle Stretta. Quasi tutti hanno raggiunto le Refuge des Rois Mages tra le 12,30 e le 13, proprio in tempo per non imbattersi nel repentino cambiamento di meteo. Nello spazio di mezz'ora la nebbia è scesa sulle cime e sono iniziate sferzate di pioggia e neve. Quando la traversata era agonistica il tempo record, mai battuto, di 2h40' era stato segnato da Laurent Novero.
Essendo veramente tanti gli sciatori, gli organizzatori hanno dovuto dividere il gruppo per il pranzo. Una piccola parte è stata accolta dall'altro rifugio, il Terzo Alpini. Ma per tutti non è mancata una grande polentata!
E per finire una veloce discesa verso il Pian del Colle, dove, tra gli altri, grazie ai mini bus guidati da Bruno Casarin e Roger Dutruc, in più turni i Francesi hanno potuto far ritorno nelle loro città.


Luisa Maletto