mercoledì 2 dicembre 2015

Telegrafo CHAPPE 2015 - Les Rubans du patrimoine

Al Comune di Sallière-Sardière "Les Rubans du Patrimoine" 2015 per il restauro del TELEGRAFO CHAPPE di Mollard-Fleury
Nel gruppo, il sindaco di Sollieres Jean Louis Bougon e 
Alain Peynichoud, riconoscibile dalla cravatta blu 
personalizzata con i telegrafi

Sollières-Sardières: Les Rubans du Patrimoine 2015 pour la réhabilitation du Télégraphe Chappe

La cerimonia di consegna del premio “Les Rubans du Patrimoine 2015 pour la réhabilitation du Télégraphe Chappe” al Comune di Sollières-Sardières, svoltasi lunedì 7 dicembre, è stata un'occasione per i componenti del Gemellaggio di ritrovarsi e di condividere una bella giornata, all'insegna di un eccezionale lavoro di restauro.
Per giungere a questo traguardo l'iter è stato molto lungo e laborioso. Grazie all'Associazione di Storia e di Archeologia di Sollières-Sardières il Télégraphe Chappe è uscito dall'oblio. L'ingegnere Claude Chappe alla fine del 1700, in piena Rivoluzione francese, inventa un sistema di comunicazione più rapido di quello basato sui messaggeri a cavallo: un telegrafo ottico. Il primo viene attivato tra Parigi e Lille, poi con Strasbourg, Lione ed infine con Torino, Milano e Venezia. Il tempo record per un messaggio di 25 parole risulta di 38 minuti. L'impianto, utilizzato solo a scopo militare e collocato su alture, era costituito da un palo alto sette metri con due bracci roteanti di quattro metri, collocati sulla sua sommità. I due addetti al funzionamento, attraverso cannocchiali leggevano i messaggi, codificati in numeri a seconda della posizione dei bracci. I numeri, iscritti in un dizionario solo conosciuto dagli Alti Comandi, venivano trasformati in lettere. L'ingegnoso sistema, attivo dall'alba al tramonto e con ottima visibilità, operò solo dal 1806 al 1814, cioè fino alla caduta dell'impero napoleonico. Le 124 postazioni italiane su una lunghezza di 1200 km furono in seguito smantellate, come del resto anche quelle francesi. I materiali furono ricuperati e riutilizzati dalle popolazioni locali. Si persero, così, le tracce del Telegrafo. Le laboriose ricerche, condotte da Alain Peynichou, presidente dell'Associazione archeologica, nel 2002 lo riportano alla luce.
Dal 2009 nel mese di giugno gli abitanti di Sollieres organizzano una giornata dedicata al Telegrafo e grazie ad un solerte lavoro di volontariato e ad un parziale finanziamento, proveniente dal Conseil General di Lanslebourg, è stato completamente realizzato secondo le tecniche di duecento anni fa  in località Mollard-Fleury. Tutto il lavoro è stato ripreso dalla videocamera della regista Goddet e proiettato nel corso della manifestazione.
La consegna del premio è avvenuta in presenza di molte autorità politiche e persone che, con tanta buona volontà, hanno contribuito alla realizzazione di questo lavoro (carpentieri, fabbri, disegnatori e architetti). Tra gli invitati hanno partecipato anche quattro italiani, tra cui Roberto Follis di Susa in rappresentanza della rivista “Segusium”. Manifestando tutto il suo stupore per un lavoro così minuzioso e ricercato, ha promesso di ventilare in Valle di Susa questa idea di recupero. Infatti, erano, già, state individuate le postazioni di Monpantero, Chiusa San Michele, Frassinere e Rivoli. Roberto Follis vorrebbe coinvolgere, in un eventuale progetto europeo transfrontaliero di recupero, i sindaci di questi Comuni interessati.
L'evento è stato poi festeggiato con un brindisi, accompagnato da un gustoso buffet savoiardo.
Luisa Maletto