“Una
vittoria sulla mafia”: ecco la frase più volte ripetuta in coro, sabato 5
dicembre in un'affollata sala consiliare (soprattutto di allievi della Scuola
Media), nel corso di una breve cerimonia, organizzata dal Comune per
festeggiare la piena proprietà di un bene confiscato alla mafia nel 1996 e la
conclusione della sua completa ristrutturazione, finanziata dalla Sitaf. E' stato il sindaco Roberto Borgis ad aprire
questo suggestivo momento, dando poi la parola al presidente della Sitaf
Giuseppe Cerutti, che ha illustrato i lavori eseguiti nella villa a fronte di
una spesa di 400.000 Euro.
consegna delle chiavi tra Cerutti e il sindaco Borgis |
E'
intervenuta poi Maria José Fava, referente dell'Associazione Libera, un
sodalizio nato nel 1995 per la lotta alle mafie con l'obiettivo di
promuovere legalità e giustizia. Il suo
intervento, carico di emotività, ha messo in risalto questa vittoria,
nonostante un iter burocratico durato diciannove anni.
L'immobile,
meglio conosciuto come villa Mazzaferro, è stato
per anni in mano ad una famiglia di mafiosi, che l'acquistarono dall'antico
Hotel Fréjus, (allora utilizzato come dependance).
Il percorso, attivato
per entrarne in possesso da parte del Comune, è iniziato nel 2009, sotto
l'amministrazione Avato, che nel frattempo aveva ottenuto dalla Prefettura
l'assegnazione della casa. Si affianca, poi, il gruppo scout di Bardonecchia
che si rende disponibile per la gestione. Nasce, così, l'associazione
“Liberamente Insieme”, presieduta dal caposcout Adriana Ugetti, che battezza la
casa con il nome di “L'alveare”. L'iter di
preparazione alla gestione continua con l'amministrazione guidata da
Roberto Borgis.
Terminati i discorsi
ufficiali la cerimonia è proseguita con la visita alla villa.
L'edificio, che sarà
adibito a Casa per Ferie, grazie al Gruppo Scout, consta di tre piani. Al pian
terreno una sala riunioni ed una cucina completamente attrezzata, al piano
superiore camere da letto e in mansarda un grande spazio per incontri e
conferenze. Ogni piano è servito da servizi igienici con docce. La villa è
circondata da un ampio giardino.
Alla gioiosa mattinata
non poteva mancare un brindisi, accompagnato da un buffet, offerto dalla Sitaf
e preparato dal noto chef bardonecchiese Michele Challier.
Le pratiche per accedere alla villa
non sono ancora terminate, e nel mese di gennaio i componenti dell'Associazione
“Liberamente Insieme” sperano di aprirla al pubblico con una grande festa che
vuole coinvolgere tutta Bardonecchia.
Luisa Maletto