I
timori di non trovare funghi, che hanno angosciato gli organizzatori della
mostra micologica, svoltasi tra sabato e ieri (domenica 1° settembre), sono
stati fugati dall'abbondante raccolta, avvenuta negli ultimi giorni della
settimana e dall'apporto di due grandi cassette donate dai Gemelli francesi.
L'esposizione, promossa dal Gruppo Micologico Torinese, infatti, è stata allestita con funghi della Bassa Valle di Susa, della Maurienne e con qualche esemplare della conca bardonecchiese. Ancor più copiosa la raccolta di bacche e frutti selvatici, contrassegnati, sempre come i funghi, dai colori del semaforo: rosso per i velenosi, giallo per i non commestibili e verde per i commestibili.
L'esposizione, promossa dal Gruppo Micologico Torinese, infatti, è stata allestita con funghi della Bassa Valle di Susa, della Maurienne e con qualche esemplare della conca bardonecchiese. Ancor più copiosa la raccolta di bacche e frutti selvatici, contrassegnati, sempre come i funghi, dai colori del semaforo: rosso per i velenosi, giallo per i non commestibili e verde per i commestibili.
Diventato
un classico appuntamento, l'evento ha attirato moltissimi visitatori che hanno
posto mille domande agli esperti, tra i quali non è mancato il dott. Paolo
Massara che per due giorni ha dispensato consigli e commentato le varie specie
di bacche e di funghi dai nomi scientifici più difficili da memorizzare.
Presenti anche i rappresentanti de la Societé Mycologique et Botanique de
l'Haute Maurienne: il presidente, Maurice Mollard, il vice presidente Roger
Dutruc e l'inossidabile Emile Abba che ha ricordato con emozione i suoi
cinquant'anni di amicizia con la grande esperta torinese Laura Fanelli, da
alcuni anni in pensione, ma sempre presente a questa piacevole manifestazione.
Anche
la proiezione del documentario “Pianeta Fungo”, concesso dalla Fédération
Mycologique et Botanique Dauphiné-Savoie, ha catturato, la sera di sabato, un
discreto pubblico di appassionati di micologia.
Luisa
Maletto