Una splendida mattinata di
sole ha illuminato la Traversée des Rois Mages, domenica scorsa, una
manifestazione di sci alpinismo transfrontaliero di grande richiamo per gli
appassionati di questa disciplina. A 102 anni dalla prima traversata tra
Bardonecchia e Modane, l'evento si è svolto sempre con tanto entusiasmo e
suggestione.
Gli organizzatori (René
Perri, Xavier Lett, Ezio Boschiazzo) sono rimasti meravigliati per il numero
sempre crescente di partecipanti. La sera precedente numerose persone ancora
chiedevano l'iscrizione! Quest'anno erano in 145, di cui 45 italiani,
provenienti da Torino, Cuneo, Oulx e Bardonecchia, 15 da Briançon. Il gruppo
più numeroso non solo da Modane, ma Chambery, St. Jean de Maurienne e molte
altre località.
L'incontro degli sciatori è
avvenuto alle 7,30 alla Maison du Thabor a Valfréjus dove tre rappresentanti
del Gemellaggio (Michelle Vernier, Bruno Casarin e Roger Dutruc) hanno offerto
una ricca colazione, molto energetica. Con la telecabina il gruppo è poi salito
fino a Plateau de l'Arrondaz e di lì è iniziata la traversata, costituita da
discese e salite fino al Refuge de Thabor, dove erano preparati altri generi di
conforto. Avrebbero dovuto esserci due percorsi, uno per i principianti e
l'altro per gli esperti, ma gli organizzatori, considerando il grande numero
dei partecipanti e la presenza di vento, hanno ritenuto di abbandonare il
percorso più duro e di scendere direttamente in Valle Stretta. Quasi tutti hanno
raggiunto le Refuge des Rois Mages tra le 12,30 e le 13, proprio in tempo per
non imbattersi nel repentino cambiamento di meteo. Nello spazio di mezz'ora la
nebbia è scesa sulle cime e sono iniziate sferzate di pioggia e neve. Quando la
traversata era agonistica il tempo record, mai battuto, di 2h40' era stato
segnato da Laurent Novero.
Essendo veramente tanti gli
sciatori, gli organizzatori hanno dovuto dividere il gruppo per il pranzo. Una
piccola parte è stata accolta dall'altro rifugio, il Terzo Alpini. Ma per tutti
non è mancata una grande polentata!
E per finire una veloce
discesa verso il Pian del Colle, dove, tra gli altri, grazie ai mini bus
guidati da Bruno Casarin e Roger Dutruc, in più turni i Francesi hanno potuto
far ritorno nelle loro città.
Luisa Maletto