Bardonecchia: “Rando
Zéro Carbone” ha sostato al Rifugio I Re
Magi
“Après un bon café
italien....” così inizia il diario della “Compagnie des Refuges Clarée Thabor”,
partita lunedì scorso per la traversata di quattro giorni “Rando Zéro Carbone”.
Saliti sul TGV a Bardonecchia, gli originali escursionisti si sono sentiti un
po' fuori luogo. Loro con grossi zaini e giaccavento pesanti, gli altri
passeggeri, partiti da Milano, con giacca e cravatta, chini sui loro computer a
scrivere le ultime mail prima di raggiungere Lion.
Ma il loro viaggio è
durato solo venti minuti. A Modane sono scesi e sono stati accolti da una
pioggia torrenziale. Non si sono demoralizzati. Il motivo della loro impresa
era molto attraente: “dimostrare a tutti gli amanti della montagna che si può
partire da una grande città, come Parigi, sul TGV e compiere una traversata da
Modane a Briançon nel completo silenzio, lontano dai motori, attorno al
bellissimo monte Thabor. Hanno iniziato,
perciò, i primi 500 metri verso il Refuge de Thabor (a quota 2501 metri), come
da programma. Il meteo, però, è stato abbastanza clemente e nel pomeriggio il
cielo si è rasserenato.
Dei nove rifugi
interessati sei sono stati rappresentati dai loro rispettivi gestori: Fanny
Teppaz e Cedric Perillat (Thabor), Chiara Nervo (I Re Magi), Riccardo Novo (Tre
Alpini), Eric Puissant (Les Drayeres), Riton e Dedé Brosse (Laval), Claude (le
president de la Compagnie) e Nadette Davalle (Buffère). Mancavano i gestori dei
rifugi Les Marches, Ricou e Le Chardonnet.
Luisa Maletto
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